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Un velo di mistero aleggia nella vicenda che in Aprile ha scosso il mondo del poker online. Ricordiamo infatti che il 15 Aprile scorso l’FBI e il Dipartimento di Giustizia Americano, sulla base di una serie di capi d’accusa, tra i quali ricordiamo il riciclaggio di denaro e il gioco d’azzardo illegale, aveva sequestrato i domini internet internazionali di 4 poker room, tra queste, le due piattaforme leader del mercato, Pokerstars e Full Tilt.
Adesso, dopo le tante rassicurazioni rivolte ai giocatori Statunitensi, PokerStars grazie all’accordo siglato con le autorità federali del Paese, ha iniziato a rimborsare milioni di dollari. L’accordo si è reso necessario per dare modo ai Players Americani di poter prelevare i loro fondi (bloccati dopo il sequestro) dai conti gioco.
Mentre Full Tilt Poker e Absolute Poker, altre due poker rooms interessate dal provvedimento Governativo, per il momento non hanno dato avvio a nessuna azione di rimborso.
Qualcuno però inizia a sospettare che vi sia un legame tra la vicenda del poker, e il blitz al nascondiglio di Osama Bin Laden. Dopo le ombre, i dubi e il mistero che ha avvolto la morte del terrorista più ricercato al mondo, il blogger di The Real Deal sostiene che le due vicende siano estremamente legate.
Il blogger afferma che il sequestro dei domini delle poker rooms sia stata una azione con un secondo fine: La CIA aveva necessità di entrare in possesso di alcune informazioni riguardanti i movimenti di gioco provenienti da paesi come il Pakistan e l’Afghanistan.
A quanto pare uno dei corrieri di Osama Bin Laden era un vero e propio appassionato di poker.
Secondo il blogger, dopo il provvedimento di sequestro, la CIA e le poker rooms hanno avviato una intensa ma rapida contrattazione risoltasi per entrambi in modo proficuo.
La CIA ha ottenuto le informazioni sulle transazioni di gioco e grazie ad esse ha scoperto dove si nascondava Bin Laden, mentre le poker rooms lo sblocco dei domini e dei conti gioco.
La notizia è stata resa nota da Agicos
