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Consigli sul poker – perchè rilanciare invece di vedere

rilancio poker Consigli sul poker – perchè rilanciare invece di vedereIl poker Texas Hold’em no limit è molto impegnativo; soprattuto quando si è alle prime armi si commettono degli errori banali che molto spesso costano tante chips nei tornei, o tanto denaro se si gioca al cash game.

Anche i migliori giocatori sbagliano, nessuno è perfetto, ma quello che non faranno mai è commettere l’ errore più comune tra i giocatori meno esperti.

I bravi giocatori sanno che prima del flop bisogna rilanciare e non fare call!

Quando si decide di entrare in una mano, è sempre consigliabile rilanciare, non importa che carte avete, se entrate in gioco fatelo in modo aggressivo.
Molti principianti hanno paura di rilanciare, perchè pensano di rischiare troppo o perchè non sono poi capaci di affrontare un eventuale flop bianco (cioè senza aver legato nulla).
Quindi, se rilanciano, lo fanno solo con carte eccellenti come AA, KK …

Tuttavia questi giocatori non prendono in considerazione che:

Rilanciando si sfoltisce il numero di avversari e di conseguenza si riduce la competizione.

Aumentano le probabilità di vittoria anche con carte mediocri, mentre le monster hand (come AA, o KK) diventano quasi imbattibili.

E’ vero che AA a volte vengono scoppiati, ma fa parte del gioco e del rischio.
Tuttavia sappiate che, con in manno AA al pre flop, se rimanete uno contro uno, la vostra mano vincerà statisticamente l’85% delle volte.
Se invece affrontate tre avversari, le vostre possibilità si riducono drasticamente al 50%.
Questo vuol dire perdere una volta su due.

Rilanciando si ha il controllo sugli avversari.

E’ molto più facile che un avversario decida di giocare aggressivo sia al pre-flop o al flop quando nessuno ha rilanciato, che quando un altro giocatore (per esempio voi) ha rilanciato in precedenza, e quindi ha dimostrato forza.

Quando rilanciate state parlando agli avversari: Non ho paura di giocare, sono un giocatore aggressivo, ho la mano migliore e voglio vincere il piatto. Un giocatore aggressivo dimostra forza.
Se fate molta attenzione, nel texas no limit non si arriva spesso al river, la mano si conclude al flop o al turn senza che nessuno mostri le proprie carte.

E’ l’immagine che gli avversari hanno di noi che ci aiuta a vincere, non solo la forza delle carte in possesso.

Un altro motivo per rilanciare è quello di comprendere la forza degli avversari.

Supponete di giocare in posizione finale, tutti fanno fold mentre voi al vostro turno fate call. Se il giocatore dal bottone rilancia, che carte avrà?

Starà cercando di rubare i bui?
Ha una piccola coppia e vuole difenderla?
Ha un’ottima mano e vuole massimizzare ed aumentare il piatto?
Cosa potrà mai avere? Non lo sapete perchè gli avete dato la possibilità di non farvelo sapere.

Riconsideriamo l’esempio precedente, ma in questo caso invece decidiamo di rilanciare, ad esempio tre volte il big blind.
Se il giocatore dal bottone non ha nulla probabilmente passerà.
Se ha una mano media, per esempio una coppia bassa è possibile che faccia call.
Per quale motivo dovrebbe rilanciarvi? Sicuramente solo con un’ottima mano.

Certo non possiamo conoscere con precisione la forza della sua mano, ma sempre meglio di non saper nulla.

Un ulteriore motivo per rilanciare consiste nel non dare informazioni agli avversari

Soprattutto nel cash game, quando al tavolo si gioca per parecchio tempo contro gli stessi avversari, diventa di vitale importanza essere il meno leggibili, non giocare in modo standardizzato.
Se siete di fronte a giocatori attenti, dovete evitare di far capire cosa avete in mano.
Se ad esempio rilanciate sempre con buone mani, fate call con carte medie e foldate con quelle marginali, è come se giocaste a carte scoperte, rischiate di diventare un libro aperto anche per i meno esperti.

Regola fondamentale è l’essere il meno prevedibili possibile

Come comportarsi allora?
Ripetiamo nuovamente la formula magica: Rilanciare e non fare call.
E’ vero che a volte, ma solo in alcune situazioni che per i principianti non sono facilmente gestibili, fare call risulta la scelta migliore. Ma è anche vero che rilanciare lascia sempre la scelta più difficile all’avversario.

Facciamo un esempio
Siamo in posizione finale, tutti prima di noi fanno fold e quindi con Q5 decidiamo di rilanciare.
Il piccolo buio con coppia di 4 decide di fare call

Al flop scende A-J-3
Con il nostro rilancio abbiamo detto all’avversario di avere una buona mano, quindi, anche se non abbiamo legato nulla basta fare una continuation bet per mettere sotto pressione l’avversario.
Con coppia di 4 cosa pensate che deciderà di fare?
Al 90% passa pur avendo la mano migliore.
Può anche decidere di fare un ulteriore call, ma sa di essere in difficoltà e molto probabilmente se il turn non lo aiuta con un 4 una nostra puntata al turn lo farà foldare.

Se ha letto la nostra mano potrebbe decidere di andare all-in, ma quanti giocatori pensate siano così bravi e così coraggiosi?

Come riconoscere un pollo – pesce ai tavoli da Poker

Mi ero già occupato in un post precedete dei polli: Sei tu il pollo o lo squalo.

I polli, o i pesci, nel gioco del poker, sono quei giocatori sia poco esperti, ma soprattutto di livello basso capaci di commettere errori grossolani in qualsiasi momento.

Nel famoso film, Rounders – il giocatore – il protagonista interpretato da Matt Damon afferma: Quando sei seduto ad un tavolo da gioco, se dopo 30 minuti non hai capito ancora chi é il pollo, allora il pollo sei tu! Impariamo quindi a riconoscere i polli e a non essere noi i polli della situazione

Vediamo quindi in che modo é possibile riconoscere i polli.

1) I call Station

I call station sono quei giocatori che fanno sempre call. Hanno solo un progetto di scala ad incastro, e continuano a fare call fino al river. Hanno la coppia più bassa del flop e fanno call. Hanno 2 Assi in mano e nessuno prima di loro ha rilanciato, e loro fanno call.

I call station, di solito sono giocatori inesperti che vengono a vedere qualsiasi puntata con qualsiasi loro mano iniziale. A volte la fortuna li assiste, e con mani come 7-5 sono capaci di scoppiare due Assi, ma sono anche capaci con due Assi iniziali, di fare call fino allo showdown.

2) Mostra le sue carte

Mostrare le carte di per se non significa essere polli, anzi, alcuni giocatori esperti le mostrano in determinate occasioni per crearsi una falsa immagine di giocatore che bluffa. Tuttavia ci sono persone che, anche quando sarebbe opportuno e logico non mostrare nulla, non riescono a trattenersi, e mostrano il loro bluff o la loro mano vincente.

Beh! Il poker è un gioco basato moltissimo sulle informazioni. Regalarle agli avversari ha veramente poco a che fare con la furbizia.

3) Non comprende le giocate

Un pollo non capisce. Non comprende il tuo check-raise, o i tuoi bluff. Non capisce la tua giocata sopraffina. Ha una scala ad incastro al turn e dopo un All-in avversario pensa: Cavolo, non posso passare, se lego la scala vinco. Non capisce che sta rischiando tutte le chip con pochissime percentuali di vittoria. Analizzate quindi ogni mano, e se vi accorgete di questi errori, ecco il pollo.

4) Sbaglia le puntate

Un pollo punta senza tenere conto del piatto o delle sue probabilità di vittoria. Non capisce quando e quanto puntare. Siamo giunti al river, il piatto è diventato abbastanza consistente, ooo chip, e l’avversario punta una cifra irrisoria, per esempio 100. Tu dopo aver investito tantissime chips é praticamente impossibile non vedere quella misera puntata. L’avversario mostra il bluff non riuscito.

Siamo ad un Torneo, nelle fasi iniziali, i bui sono molto bassi, 15/30. Parla il tuo avversario, e per rubare i bui, rilancia andando All-in. Tutti passano e mostra QJ. Credetemi, ci sono giocatori del genere. Lasciando perdere che nelle fasi iniziali non si dovrebbero mai rischiare tutte le proprie chip, ma per rubare 45 chip si va All-in con QJ?

5) Utilizza troppo e male la Chat

Molti giocatori abili non guardano neanche la chat, si concentrano solo ed esclusivamente sui giocatori al tavolo. Più sono concentrati, e più informazioni riescono a carpire. Altri invece la utilizzano come arma per innervosire i giocatori al tavolo. Ma stai pur certo che se qualcuno la utilizza come se fosse facebook ( flirtando con qualche ragazza al tavolo), o lamentandosi di aver perso mani improbabili, non si tratta certo di un buon giocatore.

6) Piace spesso fare All-in

L’All-in é un’arma molto forte, ma va utilizzata nelle giuste occasioni. Siete nelle fasi iniziali di un Sit and Go, i bui sono 10/20, nessuno ha rilanciato e un avversario va All-in, quello é un pollo. I giocatori scarsi non sanno giocare nè al preflop e neanche al flop. Per paura e non sapendo come comportarsi in determinate circostanze vanno All-in.

7) Non conosce la posizione al tavolo

La posizione al tavolo é di vitale importanza per vincere al poker. Alcuni professionisti affermano che conti quanto le stesse carte in mano. Il pollo non sa neanche che esiste il concetto di posizione e punta senza tenerne conto.

In generale, più si é vicini ai bui, e più é necessario avere mani forti per entrare in gioco. Quindi, se vedete che un avversario gioca per esempio 8-10, Q4, K9 nelle prime posizioni con 8-10 giocatori al tavolo, allora senza ombra di dubbio é un pollo.

8) Non sono aggressivi alla fine

Se un pollo ha avuto la fortuna di arrivare fino in fondo, non sa che giocando in pochi bisogna essere molto più aggressivi. Se non rilancia mai, e se fa sempre call, ha solo paura di vincere. Non trovandosi spesso in questa situazione ti accorgerai della tranquillità del gioco e non ti metterà nessuna pressione.

La varianza, come e quanto incide nel gioco del poker

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Molti giocatori dopo una serie di mani negative iniziano subito ad inveire contro la sfortuna, oppure scrivono nelle chat o sui forum che il server è truccato o che non funziona.

E’ vero, a volte capitano dei periodi in cui tutto va male, gli Assi scoppiati, Coin Flip che perdono puntualmente, progetti di colore o scale che rimangono progetti al river. Si tratta di sfortuna o di server truccato? Vi offendete se vi dico che non si tratta di nessuno dei due?

Non si tratta di server truccato perché tutte le poker room hanno un software che riproduce in random la distribuzione delle carte, software che viene revisionato periodicamente con milioni di investimenti e controllato dagli organi competenti.

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Le probabilità di chiudere un colore al flop, al turn o al river con due carte dello stesso seme in mano

Supponiamo di essere al turn, con un progetto di colore in mano, ed il tuo avversario punta in maniera decisa per farti foldare. Tu sai bene di avere al momento la mano peggiore, ma un possibile colore ti farebbe vincere al 100%.

Quante volte ti sei trovato in questa situazione?
Allora cosa fai, call o fold?

Non si può rispondere con precisione, bisognerebbe vedere quanto è già presente sul piatto e valutare le pot odds, cioè la convenienza della giocata.

Ma come fai a valutare la convenienza della giocata e prendere una decisione “corretta” (vincente o perdente che sia), se non sai che probabilità hai di combinare il colore (e quindi di vincere) ? Risulta dunque indispensabile memorizzare qualche piccolo numero.

Prima però di avventurarci in calcoli e percentuali, è necessario capire cosa si intende per suited e offsuit cards.

Se le carte di partenza in una mano di Texas Hold’em sono suited cards, significa che abbiamo due carte dello stesso seme, viceversa le offsuit sono carte di semi diversi.

Che probabilità abbiamo di ricevere due carte dello stesso seme all’inizio di ogni mano?

Per ogni seme ci sono 13 carte, con queste carte riusciamo ad ottenere 78 possibili combinazioni di pocket cards (le due carte personali), ma i colori sono quattro, quindi dobbiamo moltiplicare 78×4=312
312 sono le possibili suited cards e, considerando un totale di 1.326 possibili diverse coppie di carte iniziali, la percentuale di ottenere due carte dello stesso seme al preflop è pari al 24% (312/1.326), in breve, una volta su 4.

1. Ma quante volte le suited cards si trasformano poi in un colore?
Se le carte sono suited, la probabilità di chiudere il colore al flop è solamente dello 0,84%, davvero molto bassa.
Maggiori sono invece le possibilità che al flop scendano due carte dello stesso seme così da poter ottenere un progetto di colore: l’11%.

Con un progetto di colore in mano al flop, quali sono le percentuali di chiudere il colore con una carta al turn o una ulteriore al river?
Al turn, gli outs (le carte che ci fanno migliorare la mano), sono 9, 13 in totale di un colore meno 4 già uscite (due in mano e due in tavola), che ci danno un buon 35% di probabilità = 9 diviso le 47 carti rimanenti

Se il turn non dovesse essere favorevole, avremmo un ulteriore 32% di probabilità di chiudere il colore al river, infatti: 8 outs rimanenti diviso le 46 del mazzo.

In sintesi, con un progetto di colore al flop, tra il turn ed il river chiuderemo il colore una volta ogni tre mani.

E se al flop scende una sola carta del nostro seme? Questo accade molto spesso, nel 41,6% dei casi. Per chiudere il colore dunque ci servono sia al river che al turn altre due carte dello stesso seme. La probabilità è del 4,2%

In generale, con due carte suited di partenza, il colore si chiude entro il river solo nel 6,4% dei casi.
Ecco perché non dovete mettervi in testa di giocare mani spazzatura come 7-2 suited piuttosto che 8-4 suited pensando di poter combinare almeno il colore.

2. Andiamo al caso in cui siamo offsuit.
La possibilità di chiudere colore al flop non esiste, mentre ottenere un colore al turn è davvero remoto. In generale, con due carte offsuit di partenza il colore si chiude entro il river solo nel’1,9% dei casi.

Considerazioni finali

Ricordatevi sempre che, se al flop siete con un progetto di colore, una volta su tre riuscirete a chiudere il punto, questo però non significa vincere sicuro, una coppia per terra può nascondere un full nelle mani avversarie.

Un colore con AK suited, non ha lo stesso valore di un colore con solo A in mano. E’ vero, in entrambe le situazioni hai un colore nuts (il migliore), ma mentre nel secondo caso gli avversari non rischieranno molte chips con ben 4 carte dello stesso seme in tavola, nel primo caso il colore si presenta meno leggibile e sarà più facile spillare chips agli avversari.

Considerazioni diverse invece si possono fare per gli altri colori suited e offsuit.
Un colore con 8-10 suited in mano (supponiamo 8-10 di cuori) è un buon punto, ma non è mai nuts, se un avversario ha in mano altre due carte di cuori con almeno una di queste superiori al 10, per esempio j-2, il nostro colori sarà battutto.

Poker consigli: Essere concentrati di Huckleberry Seed, giocatore di Full Tilt

concentrazione-poker

Il tema di questo articolo è la concentrazione.

Cosa fate per rimanere concentrati al tavolo da gioco? Ascoltate musica, rimanete in solitudine per un po’ prima di giocare o cos’altro?

Ecco dei consigli sul poker che vengono dritti dritti dai campioni, dagli esperti giocatori di Full Tilt Poker, sicuramente tra i migliori e più vincenti al mondo.

Parla Huckleberry Seed, giocatore Full Tilt:
Mi trovo ad un tavolo finale delle FTOPS, devo rimanere concentrato ed attento, voglio riuscire ad elaborare le informazioni giuste nel modo migliore, per giocare ai massimi livelli contro i miei avversari.

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