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Per Tony G. i giocatori francesi sono dei veri polli

Optimized tony g Per Tony G. i giocatori francesi sono dei veri polliTony G, uno dei più forti giocatori di poker al mondo, proprietario di una poker room, vincitore di tanti tornei e trofei, si prende beffa dei giocatori francesi: “Sono dei polli, sarà facile batterli”

Non spicca certo per galanteria, ma quando si parla di Tony G ci si può attendere qualsiasi azione e dichiarazione, non è la prima volta che spara a zero su qualche giocatore o che se ne esce con delle affermazioni pungenti.
Quando gioca ai tavoli live è sempre il primo a criticare il gioco degli altri players, spesso come sistema strategico per creare nervosismo nell’avversario.

Dotato di personalità, di grandi doti nella lettura delle mani di gioco, esce spesso fuori dalle righe e dal fare comune, sia in positivo che in negativo.
E’ in grado di leggere e ricostruire in modo attento e preciso la mano di gioco dell’avversario, ma anche decidere di acquistare per il proprio cane (almeno queste erano le sue intenzioni), il prestigioso braccialetto delle WSOP 2025 vinto dal campione Peter Eastgate e messo in vendita all’asta per beneficenza .

Il giocatore lituano, che si appresta a giocare la prima tappa del World Poker Tour di Parigi, come già accennato, non si è certo complimentato con i suoi colleghi giocatori francesi, ma anzi, li ha veramente sbeffeggiati.

Dalle dichiarazioni che si leggono sul suo blog, Tony G considera i francesi dei veri polli, al pari con la Russia, i peggiori in assoluto – “Non sono il migliore giocatore al mondo, ma i francesi sono dei veri polli, sarà facile spennarli”.

Sbruffone? Campione? Provocatore? Forse è solo il solito Tony G.

Come riconoscere un pollo – pesce ai tavoli da Poker

Mi ero già occupato in un post precedete dei polli: Sei tu il pollo o lo squalo.

I polli, o i pesci, nel gioco del poker, sono quei giocatori sia poco esperti, ma soprattutto di livello basso capaci di commettere errori grossolani in qualsiasi momento.

Nel famoso film, Rounders – il giocatore – il protagonista interpretato da Matt Damon afferma: Quando sei seduto ad un tavolo da gioco, se dopo 30 minuti non hai capito ancora chi é il pollo, allora il pollo sei tu! Impariamo quindi a riconoscere i polli e a non essere noi i polli della situazione

Vediamo quindi in che modo é possibile riconoscere i polli.

1) I call Station

I call station sono quei giocatori che fanno sempre call. Hanno solo un progetto di scala ad incastro, e continuano a fare call fino al river. Hanno la coppia più bassa del flop e fanno call. Hanno 2 Assi in mano e nessuno prima di loro ha rilanciato, e loro fanno call.

I call station, di solito sono giocatori inesperti che vengono a vedere qualsiasi puntata con qualsiasi loro mano iniziale. A volte la fortuna li assiste, e con mani come 7-5 sono capaci di scoppiare due Assi, ma sono anche capaci con due Assi iniziali, di fare call fino allo showdown.

2) Mostra le sue carte

Mostrare le carte di per se non significa essere polli, anzi, alcuni giocatori esperti le mostrano in determinate occasioni per crearsi una falsa immagine di giocatore che bluffa. Tuttavia ci sono persone che, anche quando sarebbe opportuno e logico non mostrare nulla, non riescono a trattenersi, e mostrano il loro bluff o la loro mano vincente.

Beh! Il poker è un gioco basato moltissimo sulle informazioni. Regalarle agli avversari ha veramente poco a che fare con la furbizia.

3) Non comprende le giocate

Un pollo non capisce. Non comprende il tuo check-raise, o i tuoi bluff. Non capisce la tua giocata sopraffina. Ha una scala ad incastro al turn e dopo un All-in avversario pensa: Cavolo, non posso passare, se lego la scala vinco. Non capisce che sta rischiando tutte le chip con pochissime percentuali di vittoria. Analizzate quindi ogni mano, e se vi accorgete di questi errori, ecco il pollo.

4) Sbaglia le puntate

Un pollo punta senza tenere conto del piatto o delle sue probabilità di vittoria. Non capisce quando e quanto puntare. Siamo giunti al river, il piatto è diventato abbastanza consistente, ooo chip, e l’avversario punta una cifra irrisoria, per esempio 100. Tu dopo aver investito tantissime chips é praticamente impossibile non vedere quella misera puntata. L’avversario mostra il bluff non riuscito.

Siamo ad un Torneo, nelle fasi iniziali, i bui sono molto bassi, 15/30. Parla il tuo avversario, e per rubare i bui, rilancia andando All-in. Tutti passano e mostra QJ. Credetemi, ci sono giocatori del genere. Lasciando perdere che nelle fasi iniziali non si dovrebbero mai rischiare tutte le proprie chip, ma per rubare 45 chip si va All-in con QJ?

5) Utilizza troppo e male la Chat

Molti giocatori abili non guardano neanche la chat, si concentrano solo ed esclusivamente sui giocatori al tavolo. Più sono concentrati, e più informazioni riescono a carpire. Altri invece la utilizzano come arma per innervosire i giocatori al tavolo. Ma stai pur certo che se qualcuno la utilizza come se fosse facebook ( flirtando con qualche ragazza al tavolo), o lamentandosi di aver perso mani improbabili, non si tratta certo di un buon giocatore.

6) Piace spesso fare All-in

L’All-in é un’arma molto forte, ma va utilizzata nelle giuste occasioni. Siete nelle fasi iniziali di un Sit and Go, i bui sono 10/20, nessuno ha rilanciato e un avversario va All-in, quello é un pollo. I giocatori scarsi non sanno giocare nè al preflop e neanche al flop. Per paura e non sapendo come comportarsi in determinate circostanze vanno All-in.

7) Non conosce la posizione al tavolo

La posizione al tavolo é di vitale importanza per vincere al poker. Alcuni professionisti affermano che conti quanto le stesse carte in mano. Il pollo non sa neanche che esiste il concetto di posizione e punta senza tenerne conto.

In generale, più si é vicini ai bui, e più é necessario avere mani forti per entrare in gioco. Quindi, se vedete che un avversario gioca per esempio 8-10, Q4, K9 nelle prime posizioni con 8-10 giocatori al tavolo, allora senza ombra di dubbio é un pollo.

8) Non sono aggressivi alla fine

Se un pollo ha avuto la fortuna di arrivare fino in fondo, non sa che giocando in pochi bisogna essere molto più aggressivi. Se non rilancia mai, e se fa sempre call, ha solo paura di vincere. Non trovandosi spesso in questa situazione ti accorgerai della tranquillità del gioco e non ti metterà nessuna pressione.

Vincere al poker: Sei tu il pollo o lo squalo?

Quando ti siedi (si fa per dire) ad un tavolo da poker online, ti sei mai posto questa domanda? Sei il pollo o lo squalo?

pollo Vincere al poker: Sei tu il pollo o lo squalo?  Vincere al poker: Sei tu il pollo o lo squalo?

In una scena del famoso film sul poker, Rounders (il giocatore), il protagonista dice che: Se al tavolo di gioco dopo mezzora non si è capito chi è il pollo, allora questo sei tu.

Questa scena mi ha fatto sorgere una domanda: Ma chi è il pollo?
Sicuramente è il giocatore perdente, inesperto ed incapace.
Secondo voi, anche un bravo giocatore può essere un pollo?

Rispondo ricordando in breve la trama del film, Regalo di Natale con Diego Abatantuono: Il film, ambientato in una notte di Natale, racconta di una partita tra un gruppo di 4 amici appassionati di poker e Santelia, un ricco industriale.

Non si tratta di una semplice partita, l’intento era di spennare proprio Santelia, lo sconosciuto del gruppo. Alla fine però, con un raggiro, l’unico che perde centinaia di milioni delle vecchie lire è solo Abatantuono (uno degli amici), nelle vesti di Franco.

Franco, pur essendo un bravo giocatore, si è trasformato da cacciatore a preda.
Certo, si è trattata di una truffa, e non ci da dei termini di paragone con il poker online. Ma qualcosa dovrebbe farci capire.

Quando ci sediamo per giocare, nessuno si sente pollo, questo perché si è convinti di sapere sempre tutto. Non è così. C’è sempre un giocatore più forte o comunque in grado di batterci. Anche i grandi campioni affermano di avere ancora molto da imparare, figuriamoci allora tutti gli altri giocatori.

Vuoi diventare un grande campione? Allora non bruciare le tappe, sii modesto e consapevole della forza degli avversari, non sottovalutare mai nessuno. Vuoi essere tu lo squalo? Gioca ai livelli più bassi dove la qualità dei giocatori è molto bassa; Anche se non sei un grande campione, se giochi contro avversari meno forti di te, avrai maggiori probabilità di successo.

Anche un bravo giocatore se seduto ad un tavolo di giocatori decisamente più forti di lui, rischia di trasformarsi nel pollo della situazione.

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