I gratta e vinci, chiamati anche lotterie istantanee, hanno regalato in questi ultimi anni tanti milioni. I turista per sempre, i miliardari, i prendi tutto o i vivere alla grande, ogni giorno trasformano alcuni fortunati giocatori in dei nuovi milionari.
Domanda: Allora conviene giocare ai gratta e vinci?
Risposta: Dipende dai punti di vista.
Molto spesso leggo o sento di chi si lamenta che con questi giochi non si vince mai, viceversa, tanti altri giocano, ed anche parecchio, perché convinti di poter diventare ricchi. Ma allora chi ha ragione?
Direi entrambi!
Giocando ai gratta e vinci si può vincere e diventare anche milionari, i tanti vincitori giornalieri lo dimostrano, il problema è che non è affatto facile vincere premi consistenti, ecco perché entrambi hanno ragione. Le probabilità di grattare un tagliando di turista per sempre e di trovare le due scritte per vincere la rendita mensile per 20 anni sono davvero scarse, nulla toglie però che si possa vincere.
Il prezzo di un biglietto con premi al di sopra dei 500 mila euro parte da 5€ e raggiunge i 20€ (al momento questo è il prezzo del tagliando più costoso). In virtù di un prezzo relativamente sostenibile, si possono vincere anche milioni di euro.
Provate a chiedere ad uno dei vincitori, sempre che se ne conosca qualcuno, se per lui è stato conveniente giocare ai gratta e vinci. Direi che la risposta è scontata. Ma d’altra parte, per uno che cambia la propria vita, tanti altri rimangono a bocca asciutta, ma questo è normale e non potrebbe essere diversamente.
Alcuni esempi pratici
Non tutti possono vincere, questa è logica non solo matematica.
Quando lo stato, in Italia tramite la concessione a Lottomatica, produce e vende le lotterie istantanee, lo fa per incassare denaro, per finanziare alcune delle proprie spese, lo stesso può dirsi anche per gli altri giochi come il Lotto, Superenalotto, Win for Life e via discorrendo.
Di conseguenza, per finanziare parte delle spese pubbliche, le entrate devono essere ovviamente superiori alle uscite, per ogni euro che paga in premi (uscite), deve avere un introito almeno pari a un euro + una ulteriore somma “X” (entrate). Ad esempio, se “X” è uguale a 2 euro, per ogni 1 euro di premi pagati, in media saranno entrati nelle casse dello stato 3 euro.
Per capirci meglio, e per farla più semplice, le uscite, che per semplificare facciamo corrispondere ai premi pagati, devono essere necessariamente minori delle entrate, cioè del prezzo che si incassa dalla vendita dei tagliandi. Ad esempio, se si incassano 10 milioni di euro dalla vendita di un certo lotto di biglietti, i premi pagati o da pagare dovranno sicuramente essere mimori di 10 milioni di euro. Di norma, il payout, cioè quanto ritorna in mano agli scommettitori è nell’ordine del 65-70%, e quindi, sui 10 milioni del nostro esempio il payout sarebbe di circa 6,5-7 milioni di euro.
A questo punto, facciamo un esempio con una serie di gratta e vinci come il Miliardario, la vincita massima è di 500 mila euro, il prezzo del tagliando di 5€.
Se le vincite vengono pagate solo con il ricavato dei tagliandi venduti, allora, per poter pagare una sola vincita di primo livello, cioè di 500 mila euro, dovrebbero essere venduti almeno 100 mila biglietti “sfortunati”, cioè quelli senza nessuna vincita (500 mila euro diviso il prezzo del biglietto).
Dico almeno perché in questo modo si raggiungerebbe solo un pareggio tra denaro uscito per pagare i premi e denaro entrato dalla vendita dei grattini, ma nessun guadagno.
E se lo stato ci volesse guadagnare? Ovviamente il numero di tagliandi sfortunati da vendere dovrebbe essere superiore a 100 mila, direi 160-170 mila.
Così, mentre uno solo dei tanti giocatori cambierà la propria vita, gli altri 170 mila avranno speso 5€ e contribuito a far arricchire il primo e alle spese pubbliche.
Per concludere, a mio avviso non è comunque giusto e corretto criticate chi crede di poter cambiare la propria vita con un grattino (anche io li acquisto pur sapendo le scarsissime possibilità), d’altra parte, se non si tenta, non si può certo vincere. Allo stesso tempo però non è neanche il caso di giocare in modo sconsiderato. Il gioco è bello se rimane tale e non si trasforma in vizio. Bisogna sempre giocare con moderazione.
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