
Sta facendo scalpore, specialmente su Facebook, il servizio de Le Iene di domenica scorsa, nel quale Luigi Pelazza si è introdotto in una "bisca clandestina".
Ma quel che sta facendo discutere sono piuttosto i numerosi errori e le tante inesattezze presenti nel servizio di Pelazza, che ha dato una visione assolutamente esagerata e sensazionalistica dell'accaduto, costruendo un servizio sul poker realizzato in malo modo, con il solo scopo di "fare uno scoop" e continuare a screditare un gioco che è già legale online e sta per diventarlo anche live.
Il presidente F.I.G.P. (Federazione Italiana Gioco Poker) Isidoro Alampi, in relazione al servizio delle Iene dichiara: “Fra le priorità della Federazione c’è sempre stata la corretta comunicazione sportiva e soprattutto nell’ultimo periodo, questo indirizzo ha confermato la sua fondamentale importanza. Se è vero che dal punto di vista dell’opinione pubblica sono stati fatti molti passi avanti e che l’immagine del poker sportivo sia oggi completamente diversa da quell’assoluta repulsione che abbiamo affrontato lanciando il gioco nel nostro Paese, è altrettanto vero che esistano ancora frange di sensazionalismo che condizionate o meno dal secondo fine, usino la leva dell’ignoranza sostanziale per attrarre l’attenzione del pubblico. È il caso della trasmissione televisiva “Le Iene” che sebbene accreditata di un ottimo giornalismo d’inchiesta nella sua pluriennale presenza sugli schermi italiani, ha commesso un grave errore nel realizzare un servizio sui poker club, palesemente viziato da ignoranza assoluta sull’argomento affrontato. In primis l’appellativo di “bisca” ad un poker club, è un controsenso nei termini: appellare così una associazione sportiva, un luogo di aggregazione sociale nel quale si effettua un gioco riconosciuto come sportivo sia dalla Legge che dai più alti gradi di giudizio della Magistratura equivale a farlo per la quasi totalità del mondo associazionistico sportivo e culturale di tutta l’Italia. L’intervento non casuale delle forze dell’ordine è stato dovuto solo ad una richiesta specifica, permesso dal caos normativo che caratterizza il settore e contro il quale ci battiamo ogni giorno, aggravato dalla mancanza assoluta di comunicazione dei Ministeri competenti, ancora fermi alla circolare oscurantista del 2025 che è stata abbondantemente superata dalle sentenze della Magistratura. Sono appassionati di una sana e aggregante attività sportiva. Invitiamo la redazione del programma e qualsiasi testata stampa o TV che voglia chiarire gli aspetti del settore con onestà e correttezza, ad un contraddittorio aperto al pubblico. Anche “Le Iene” possono sbagliare ma da grande e seria trasmissione di inchiesta, sapranno sicuramente correggere l’errore dando giusto e immediato spazio al movimento pokeristico che si sente indignato e offeso dal servizio andato in onda.“