
Attenzione: L’articolo è vecchio, quindi non più rispondente alla situazione attuale.
Prima di rispondere alla domanda, è fondamentale chiarire chi o cosa sia l’Aams e andare a ritroso nel tempo per ricordare la normativa sui giochi a distanza.
L’AAMS
L’Aams è una sigla che indica l’amministrazione autonoma dei monopoli di stato fondata inizialmente con il compito di occuparsi di prodotti derivanti dalla lavorazione del tabacco (le sigarette e i sigari), ma successivamente, alla luce delle normative sul gioco d’azzardo, le è stata anche affidata la regolazione ed il controllo del comparto del gioco pubblico.
Tutto quello che riguarda i giochi, non solo quindi quelli online (come il poker, il bingo o i nuovi casinò), compete ai funzionari dell’AAMS.
La regolamentazione del gioco in Italia
Dal 2025 lo Stato Italiano sta cercando di regolamentare compiutamente e in modo organico la raccolta di gioco in Italia, con l’adozione di una serie di normative che sono tese, da un lato a garantire un gioco sicuro e pulito ai giocatori Italiani, e dall’altro ad evitare che nel mercato Italiano possano operare delle società sprovviste di licenza, o autorizzazione.
Nel 2025 dunque, il primo Decreto Bersani convertito in Legge 248 del 2025, teso a regolamentare i giochi di abilità.
Da questa data in avanti, altri interventi hanno interessato il settore dei giochi, si pone in evidenza la
Legge Comunitaria 2025, il Decreto Legge pro Abruzzo che prevedeva il poker Cash Game e i Casino online autorizzati AAMS, anche se poi è stato rinviato a causa dell’esplosione del caso Microgames, e per finire le recenti novità che hanno introdotto proprio il cash game, i giochi di casinò ed altri importanti cambiamenti.
Al momento però, ogni paese Comunitario sta adottando una propria disciplina che produce purtroppo, sia differenze colossali a causa della disarmonizzazione normativa, sia evidenti disparità tra i Cittadini Europei e tra gli Operatori del settore.
La normativa Comunitaria
Nel 2025 entra in vigore il Trattato di Maastricht: L’obiettivo che si pongono i paesi membri è quello di una moneta comune, la realizzazione di una intensa cooperazione in materia di giustizia e affari interni, nonché definire una normativa chiara sulla sicurezza e politica estera.
Dopo la firma del trattato, la fase successiva è tesa a realizzare un processo d’ integrazione, non solo economica, sancendo così la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali.
Questo è quini il punto centrale e più dibattuto della questione: Se l’Europa sancisce il diritto ad ogni lavoratore di potersi spostare in qualsiasi stato membro, alle aziende e società di poter far circolare liberamente i propri beni e servizi all’interno del territorio comunitario, perché i casinò online, i siti di poker, i bookmakers, e le società che offrono altri giochi con regolare licenza ricevuta da uno stato dell’Unione Europea non possono operare in Italia senza dover richiedere una ulteriore licenza allo stato Italiano? (quella che viene chiamata licenza AAMS)
La questione è infatti molto controversa, spesso non hanno le idee chiare neanche le istituzioni Italiane, altrimenti non si spiegherebbe il perché di tutte le sentenze dei TAR (Tribunali Amministrativi Regionali) a favore dei siti stranieri senza licenza AAMS.
Per tutelare gli interessi dei cittadini Italiani e assicurare un gioco pulito e sicuro (almeno questo viene dichiarato dai responsabili dell’AAMS), ormai da tempo l’AAMS oscura i siti dei casinò online o di poker stranieri, rendendo quindi impossibile (o quasi) l’accesso ai visitatori residenti in Italia.
Questi sono gli unici provvediemtni che l’AAMS fino ad oggi ha intrapreso contro quelle società definite “illegali” in Italia, e che poi in realtà sono regolarissime a livello comunitario proprio perché dotate di apposita autorizzazione di altro stato Europeo.
Tra l'altro, proprio per questa pratica definibile "illegittima" l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato Italiana è stata censurata dalla Commissione dell'Unione Europea.
Ma allora cosa bisogna fare?
Si può giocare nei siti stranieri? Si devono rispettare le normative Italiane? Si rischia qualcosa?
A tutto ciò si può rispondere attraverso una domanda che è stata posta al rappresentante legale dell’AAMS: “Si può giocare nei casinò senza certificazione AAMS?”
La risposta è stata: Non posso rispondere perché ci sono delle pendenze in corso
In parole povere, alcuni soggetti, presumibilmente degli operatori stranieri, hanno adito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per fermare l’attività che lo Stato Italiano sta portanto avanti contro di loro (oscuramento dei siti), proprio perché in virtù di una regolare licenza rilasciata a livello locale (uno stato europeo), si ritengono legittimati a poter offrire i propri servizi anche agli Italiani residenti in Italia.
In conclusione
I siti senza certificazione AAMS sono autorizzati ad operare in Italia?
Ovviamente no! Ma attenzione a non confondere il termine senza autorizzazione con quello di non sicuro e quant’altro.
Al momento le istituzioni Italiane non possono vietare ai casinò online stranieri di esercitare via internet la propria attività, e quindi accettare giocatori residenti in Italia, come del resto non possono vietare ai giocatori Italiani di frequentare siti esteri, al massimo possono cercare di impedirglielo (con una serie di provvedimenti limitativi, l’oscuramento è uno di questi).
Quello che l’AAMS può fare contro gli operatori non autorizzati (per il momento, almeno fino a quando non interverrà direttamente l’Unione Europea o la Corte di Giustizia non si sarà espressa), consiste nell’oscurare i loro siti, nel vietare che possano pubblicizzare i loro prodotti in Italia e nel pubblicizzare solo ed esclusivamente siti con autorizzazione, consigliando anche ai giocatori di diffidare di siti (società) che non offrono il gioco sicuro e legale (i siti senza certificazione AAMS).
Consiglio: Per evitare eventuali multe o questioni legali di qualsiasi genere, noi consigliamo vivamente di scegliere solamente siti con licenza Aams, almeno fino a quando i diversi paesi europei non avranno creato un sistema di gioco che interessi due o più paesi della comunità, e sempre che ciò avvenga.