IL GIOCO PUO' CAUSARE DIPENDENZA - IL GIOCO E' VIETATO AI MINORI DI ANNI 18 - INFORMAZIONI SULLE PROBABILITA' DI VINCITA SONO SU aams

Casino Aams con il maggior numero di slot machine

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I casinò online Aams sono nati solamente nel 2025, o più correttamente hanno ricevuto regolare licenza solo nel Luglio del 2025 perché il settore è stato regolamentato dallo stato Italiano.

Di casinò però ne sono nati un bel po’, quindi la scelta è già ampia.

Noi abbiamo recensito quelli che ci sono sembrati migliori e i più affidabili, li trovate nella sezione bonus casinò online Aams, ma tra questi alcuni di essi offrono davvero un numero elevato di slot machines.

Si tratta dei casinò che utilizzano il software della Microgaming, società specializzata nel settore dei giochi online, leader indiscusso del mercato mondiale.

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Triplice alleanza nel poker tra Francia, Italia e Gran Bretagna

Triplice alleanza nel poker:
Sembrano ormai lontani i tempi in cui le grandi nazioni si alleavano per combattere una guerra, ormai siamo abituati a sentir parlare delle missioni di pace, ma nel mondo del poker on line qualcosa sta cambiando, non è più come prima, l’esempio Italiano di una regolamentazione nazionale sta prendendo il sopravvento in molti stati europei, e le ipotesi di accordi e di alleanze sono all’ordine del giorno.

Anche la liberissima Inghilterra sembra ad un punto di svolta, sta per attuarsi infatti una forte alleanza tra alcune nazioni del vecchio continente, Italia, Francia e Gran Bretagna, che sembrano vicine ad un accordo che regolamenterà il gioco on line e cambierà tutto il sistema.

Analizzando nel dettaglio possiamo notare che il governo Cameron ha fatto un dietro front in merito al gioco on line, il governo inglese infatti è sempre stato propenso per la liberalizzazione in tutta Europa delle sale da gioco in rete.
L’Inghilterra è sempre stata la patria del gioco d’azzardo e praticamente da sempre ha accettato il gioco libero senza privatizzazioni, mentre adesso vorrebbe tassare tutti quei siti che operano oltre i confini inglesi, tra questi gli innumerevoli casinò on line di Gibilterra, Malta e Alderney.

In tempo di crisi anche il Governo Inglese aveva deciso di prelevare di più dal comparto giochi, aumentando il prelievo al 15%, le case da gioco però, avevano ben pensato di trasferirsi da Londra in paesi con bassa fiscalità o addirittura prelievo zero. Ecco che allora questo ha modificato i progetti del governo Cameron propenso per anni al mercato libero, ed inoltre ha consolidato l’intesa tra Italia e Francia, che viceversa sono sempre state propense a un regolamento interno.

Da studi effettuati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dall’ente regolatore francese si è potuto evincere che il poker on line è tra i giochi preferiti e diffusi in rete, e ciò porta ad una massiccia quantità di denaro disponibile.

La triplice e-alleanza, nello specifico l’Aams, l’Arjel e la Gambling Commission, (si prospetta che in un futuro non troppo lontano vi aderirà anche la Spagna), porterà innumerevoli vantaggi sia per le nazioni aderenti, sia per i giocatori stessi.

Infatti ogni nazione potrà accedere alle informazioni riportate in ogni database, contenente informazioni in merito alle varie poker room regolari, rendendo difficile la vita alle sale da gioco irregolari; dalla sua parte il giocatore sarà maggiormente tutelato sia giuridicamente che nel gioco stesso.

Bonus 400€ Presenta un amico Titan Poker

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Tasse su vincite sopra i 500€, poker online non toccato

Tasse, tasse e ancora tasse, il buco di quasi 2 mila miliardi di euro che l’ultimo governo ha lasciato agli Italiani deve essere in qualche modo ridimensionato, è quali sono i settori dove è più facile fare cassa? Ovviamente quelli che riguardano vizi e passioni!

Tabacchi, alcolici e giochi sono i settori che meglio si prestano a questo scopo perché a fronte di un aumento della tassazione non registrano significativi cali.

Secondo il recente decreto attuativo di Aams, i giocatori che dovessero vincere somme superiori a 500€, saranno soggetti ad un ulteriore prelievo fiscale.
Infatti, ogni gioco è già tassato alla fonte, ecco perché di norma non si pagano tasse sulle vincite, ma purtroppo adesso non sarà più così, in un momento di grande crisi mondiale bisogna recuperare più denaro.

Il decreto interessa giochi come il Lotto, le Lotterie e i Giochi numerici (Superenalotto), ma non le scommesse sportive e quelle ippiche che negli ultimi anni hanno evidenziato cali di giocate, il Bingo che solo da un breve periodo sembra essersi ripreso, e tutti i giochi a distanza, quindi anche il poker online.

Fortunatamente dunque, almeno per il momento i giocatori di poker italiani possono stare tranquilli, il poker non verrà toccato dal provvedimento, anche perché, dopo una lunga battaglia tesa a scoraggiare il gioco nelle sale .com, una ulteriore tassa rischierebbe di ridurre la competitività delle poker room italiane, con prevedibile fuga di giocatori proprio verso le rivali .com ed un risultato finale opposto all’incremento dei proventi ricercato.

Proprio perché si cerca di rastrellare più denaro possibile, non sono esclusi colpi di genio futuri, anche se al momento, l’unica ulteriore possibile novità potrebbe essere la regolamentazione del poker live.

Ricorso Stanleybet: a rischio sospensione cash game e casinò

Stanleybet è un bookmakers Inglese che ha fatto la storia nel mondo dei giochi d’azzardo. Ha iniziato la propria attività addirittura negli anni 50 in Irlanda, per poi spostarsi nel Regno Unito e conquistare una fetta rilevante del mercato. Adesso opera con punti di raccolta gioco terrestri in molti paesi europei, compresa l’Italia anche se in eterno contrasto con l’Aams.

Lo scorso 27 luglio 2025 la società Stanleybet ha presentato un ricorso al TAR (tribunale regionale amministrativo) del Lazio, con lo scopo di far valere le proprie ragioni e difendere i propri diritti.
Le motivazioni addotte sono quelle che lamentano un po’ tutti gli operatori europei non autorizzati, ovvero, il diritto di fare impresa in libertà così come stabilito dal trattato dell’Unione Europea.

Le nuove concessioni rilasciate dall’Aams non hanno risolto il problema, anzi, pregiudicano ancora di più le libertà degli operatori che vogliono fare impresa in Italia.
Siamo convinti che questa sia la posizione di altri operatori europei, ma al momento è Stanleybet intenta a difendere i propri diritti.

La domanda che ci si pone è sempre la stessa: Perché se una società regolarmente costituita ed autorizzata da un paese dell’Unione Europea non può operare in Italia? Dov’ è finita la libertà di circolazioni di beni, servizi, capitali e persone nei territori dell’Unione?

Stanleybet contesta il sistema Italiano che vieta a tutti gli operatori, anche quelli europei, di poter raccogliere gioco in Italia e dall’Italia senza una nuova autorizzazione.
E con il rilascio di nuove 200 concessioni la contestazione si è materializzata nel ricorso al TAR.

E adesso che succederà?

Il Tar Lazio si esprimerà i primi di april, per il momento il ricorso ha prodotto l’effetto di bloccare tutte le nuove concessioni e quelle che erano in via di definizione, questo per evitare eventuali problemi nel caso di decisione favorevole al ricorso.

Le licenze già concesse rimangono ancora attive e di conseguenza continua la raccolta con il poker cash e i giochi di casinò, ma cosa avverrà in april quando i giudici si pronuncieranno?
In caso di esito favorevole dovranno essere sospese le licenze già rilasciatè?

Il rischio è quello di un blocco totale del poker cash e dei giochi di casinò appena partiti, di richieste di risarcimenti, ulteriori ricorsi e contro-ricorsi, un bel palinsesto in sostanza, e tutto questo grazie all’Aams e al sistema concessorio Italiano.

Si dice spesso che le cose possono essere fatte bene, male o all’Italiana, questo è un esempio di cose fatte all’Italiana.

E’ legale giocare nei Casinò non AAMS?

Attenzione: L’articolo è vecchio, quindi non più rispondente alla situazione attuale.

Prima di rispondere alla domanda, è fondamentale chiarire chi o cosa sia l’Aams e andare a ritroso nel tempo per ricordare la normativa sui giochi a distanza.

L’AAMS

L’Aams è una sigla che indica l’amministrazione autonoma dei monopoli di stato fondata inizialmente con il compito di occuparsi di prodotti derivanti dalla lavorazione del tabacco (le sigarette e i sigari), ma successivamente, alla luce delle normative sul gioco d’azzardo, le è stata anche affidata la regolazione ed il controllo del comparto del gioco pubblico.

Tutto quello che riguarda i giochi, non solo quindi quelli online (come il poker, il bingo o i nuovi casinò), compete ai funzionari dell’AAMS.

La regolamentazione del gioco in Italia

Dal 2025 lo Stato Italiano sta cercando di regolamentare compiutamente e in modo organico la raccolta di gioco in Italia, con l’adozione di una serie di normative che sono tese, da un lato a garantire un gioco sicuro e pulito ai giocatori Italiani, e dall’altro ad evitare che nel mercato Italiano possano operare delle società sprovviste di licenza, o autorizzazione.

Nel 2025 dunque, il primo Decreto Bersani convertito in Legge 248 del 2025, teso a regolamentare i giochi di abilità.
Da questa data in avanti, altri interventi hanno interessato il settore dei giochi, si pone in evidenza la
Legge Comunitaria 2025, il Decreto Legge pro Abruzzo che prevedeva il poker Cash Game e i Casino online autorizzati AAMS, anche se poi è stato rinviato a causa dell’esplosione del caso Microgames, e per finire le recenti novità che hanno introdotto proprio il cash game, i giochi di casinò ed altri importanti cambiamenti.

Al momento però, ogni paese Comunitario sta adottando una propria disciplina che produce purtroppo, sia differenze colossali a causa della disarmonizzazione normativa, sia evidenti disparità tra i Cittadini Europei e tra gli Operatori del settore.

La normativa Comunitaria

Nel 2025 entra in vigore il Trattato di Maastricht: L’obiettivo che si pongono i paesi membri è quello di una moneta comune, la realizzazione di una intensa cooperazione in materia di giustizia e affari interni, nonché definire una normativa chiara sulla sicurezza e politica estera.

Dopo la firma del trattato, la fase successiva è tesa a realizzare un processo d’ integrazione, non solo economica, sancendo così la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali.

Questo è quini il punto centrale e più dibattuto della questione: Se l’Europa sancisce il diritto ad ogni lavoratore di potersi spostare in qualsiasi stato membro, alle aziende e società di poter far circolare liberamente i propri beni e servizi all’interno del territorio comunitario, perché i casinò online, i siti di poker, i bookmakers, e le società che offrono altri giochi con regolare licenza ricevuta da uno stato dell’Unione Europea non possono operare in Italia senza dover richiedere una ulteriore licenza allo stato Italiano? (quella che viene chiamata licenza AAMS)

La questione è infatti molto controversa, spesso non hanno le idee chiare neanche le istituzioni Italiane, altrimenti non si spiegherebbe il perché di tutte le sentenze dei TAR (Tribunali Amministrativi Regionali) a favore dei siti stranieri senza licenza AAMS.

Per tutelare gli interessi dei cittadini Italiani e assicurare un gioco pulito e sicuro (almeno questo viene dichiarato dai responsabili dell’AAMS), ormai da tempo l’AAMS oscura i siti dei casinò online o di poker stranieri, rendendo quindi impossibile (o quasi) l’accesso ai visitatori residenti in Italia.

Questi sono gli unici provvediemtni che l’AAMS fino ad oggi ha intrapreso contro quelle società definite “illegali” in Italia, e che poi in realtà sono regolarissime a livello comunitario proprio perché dotate di apposita autorizzazione di altro stato Europeo.

Tra l'altro, proprio per questa pratica definibile "illegittima" l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato Italiana è stata censurata dalla Commissione dell'Unione Europea.

Ma allora cosa bisogna fare?
Si può giocare nei siti stranieri? Si devono rispettare le normative Italiane? Si rischia qualcosa?

A tutto ciò si può rispondere attraverso una domanda che è stata posta al rappresentante legale dell’AAMS: “Si può giocare nei casinò senza certificazione AAMS?”
La risposta è stata: Non posso rispondere perché ci sono delle pendenze in corso

In parole povere, alcuni soggetti, presumibilmente degli operatori stranieri, hanno adito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per fermare l’attività che lo Stato Italiano sta portanto avanti contro di loro (oscuramento dei siti), proprio perché in virtù di una regolare licenza rilasciata a livello locale (uno stato europeo), si ritengono legittimati a poter offrire i propri servizi anche agli Italiani residenti in Italia.

In conclusione

I siti senza certificazione AAMS sono autorizzati ad operare in Italia?
Ovviamente no! Ma attenzione a non confondere il termine senza autorizzazione con quello di non sicuro e quant’altro.

Al momento le istituzioni Italiane non possono vietare ai casinò online stranieri di esercitare via internet la propria attività, e quindi accettare giocatori residenti in Italia, come del resto non possono vietare ai giocatori Italiani di frequentare siti esteri, al massimo possono cercare di impedirglielo (con una serie di provvedimenti limitativi, l’oscuramento è uno di questi).

Quello che l’AAMS può fare contro gli operatori non autorizzati (per il momento, almeno fino a quando non interverrà direttamente l’Unione Europea o la Corte di Giustizia non si sarà espressa), consiste nell’oscurare i loro siti, nel vietare che possano pubblicizzare i loro prodotti in Italia e nel pubblicizzare solo ed esclusivamente siti con autorizzazione, consigliando anche ai giocatori di diffidare di siti (società) che non offrono il gioco sicuro e legale (i siti senza certificazione AAMS).

Consiglio: Per evitare eventuali multe o questioni legali di qualsiasi genere, noi consigliamo vivamente di scegliere solamente siti con licenza Aams, almeno fino a quando i diversi paesi europei non avranno creato un sistema di gioco che interessi due o più paesi della comunità, e sempre che ciò avvenga.

Tribunale Austriaco condanna un uomo per Casinò illegale

Gioco illegale o gioco autorizzato? E’ spesso difficile sia per i Tribunali Italiani, sia per i Tribunali di altri stati, giungere ad una conclusione concorde quando si parla di gioco.

Ernst Engelmann, ex titolare di un casinò in Austria, è stato accusato per aver gestito una casa da gioco senza autorizzazzione, e per ciò illegale. Nessuna licenza era stata rilasciata infatti dallo stato Austriaco, anche perché, unico concessionario abilitato era il monopolista Casinos Austria.

La Corte di Giustizia Europea, massimo organo dell’ Unione Europea nel campo della giurisprudenza, era stata adità per decidere sulla questione, e la stessa aveva stabilito l’obbligo di assegnare 16 concessioni. In breve, il sistema monopolistico era stato ritenuto ingiustificato, e quindi, altri casinò potevano essere aperti, ma previo bando di gara europeo.

Tuttavia, proprio ieri, il Tribunale Austriaco di Linz, ha invece deciso di condannare il signor Ernst Engelmann per gioco illegale con pena detentiva di un anno più una sanzione amministrativa di mille e 300 euro.
Nel frattempo, Ernst Engelmann è andato in pensione, e l’avvocato ha dichiarato che ricorrerà ad ogni mezzo contro una decisione definita ingiusta.

A questo punto, non si capisce perché, se la Corte di Giustizia ha definito illegale il sistema Austriaco, il Tribunale di Linz ha deciso per la condanna.

Betfair rischia di perdere la licenza AAMS e chiusura del .it

Per capire perché Betfair rischia la chiusura del .it e la relativa perdita della licenza AAMS, bisogna andare indietro di qualche mese e rispolverare la questione che si sta affrontando nelle aule di tribunale.

Avevo già in precedenza trattato degli attriti tra AAMS e Betfair, dei problemi e dei possibili risvolti futuri, ed oggi la questione si aggiorna, anche se non sembra essere conclusa.

Nel mese di novembre del 2025, AAMS aveva sospeso la licenza di betfair perché la società di scommesse continuava ad offrire giochi a distanza ai residenti italiani anche tramite il sito comunitario, ovvero tramite betfair, ma non essendo dotato quest’ultimo di licenza Italiana e quindi considerato illegale, l’ Aams ha contestato a Betfair di violare le disposizioni contenute nel contratto di concessione.

L’accordo prevedeva un sospensione cautelare ed in caso di continue violazioni la chiusura del rapporto. Betfair avrebbe quindi continuato ad offrire in modo illegale i propri servizi violando in questo modo la legge italiana.

Immediatamente Betfair aveva fatto ricorso al TAR per sospendere il provvedimento AAMS, ma si vedeva respingere la richiesta dallo stesso, ecco perché la società si era successivamente rivolta in appello al Consiglio di Stato.

Ma se inizialmente lo stesso Consiglio accoglieva di sospendere il provvedimento di distacco dal totalizzatore adottato da AAMS, proprio ieri veniva respinto il nuovo ricorso di Betfair.

Un duro colpo per la società Inglese perché Betfair dal canto suo vorrebbe come si dice da noi, la botte piena e la moglie ubriaca, ovvero continuare la propria avventura in Italia con il .it per lavorare con quei giocatori che ricercano le scommesse “legali” , ed allo stesso tempo registrare nel .com i giocatori italiani non preoccupati dai provvedimenti di AAMS.

Una strategia che AAMS non ha inteso accettare, ed anzi, data la tolleranza zero la vicenda potrebbe modificare sostanzialmente lo scenario che si va prospettando con il possibile rilascio di ulteriori 200 nuove concessioni.

Cosa rischia Betfair?
Perdere definitivamente la concessione Italiana e quindi l’obbligo di chiudere il .it

Cosa rischiano i giocatori di betfair?
Se betfair dovesse chiudere, gli scommettitori rischiano solo di non poter più utilizzare il .it, ma ovviamente avranno un certo lasso di tempo per prelevare tutte le somme e chiudere il conto.

Cosa rischiano i giocatori di betfair?
Difficile da dire, forse la chiusura del conto, forse il trasferimento del proprio conto sul .it, forse non rischiano nulla, al momento la questione tra AAMS e Betfair sembra non interessarli, almeno per i vecchi clienti, perché per i nuovi le registrazioni sono chiuse.

Considerazioni

Si è parlato del betting exchange nel .it, ma al momento mi sembra che siamo proprio lontani, dal mio punto di vista, betfair senza l’exchange è un book come un altro, quindi se potessi scegliere preferirei che chiuda il .it e che ritorni ad accettare gli Italiani nel .com

Il mercato italiano attira molti giocatori sia nel .it che nel .com, scelta difficile da parte del colosso inglese, AAMS è un osso duro!

Vinci nelle poker room .com? devi pagare le tasse in Italia

Qualche giorno addietro, l’Agenzia delle entrate ha rilasciato un comunicato che sicuramente farà imbufalire alcuni e forse preoccupare altri giocatori di poker.

Le vincite da gioco derivanti ad esempio da un casino online o da una sala da poker sono da considerarsi come redditi diversi e di conseguenza da dichiarare ai fini della tassazione.

Questo significa che tutti i giocatori che vincono somme al poker online, ma in generale con qualsiasi altra tipologia di gioco, su siti esteri, o meglio conosciuti come illegali perché senza autorizzazione AAMS, hanno l’obbligo di specificarle nella dichiarazione dei redditi.

Una notizia che a molti sta già facendo storcere il naso, considerando che le precedenti azioni da parte dello stato Italiano per arginare il fenomeno dei siti non AAMS, come l’oscuramento, erano facilmente aggirabili dai giocatori più esperti.

L’Agenzia delle Entrate specifica che saranno le vincite superiori ai 10 mila euro, o quelle somme che alla fine dell’anno supereranno tale soglia ad essere tassate, in quanto redditi diversi.
Le somme sono da tassare per intero, senza tenere conto delle spese sostenute, sarà quindi ancora conveniente per i giocatori Italiani giocare nelle .com?

Resta tuttavia da chiedersi in che modo, gli organi di controllo italiano, riusciranno a monitorare tali vincite, e se non si tratti in definitiva, di un semplice escamotages per avvicinare altri italiani alle .it

Ma se le .com sono da considerarsi illegali, perché questa manovra? Forse si vuole in qualche modo accettare il fenomeno? O forse, se non si può sconfiggere il nemico, (i siti da gioco online .com considerati in italia illegali, ma regolarissimi e con tanto di licenza europea), basta comunque fare soldi in un modo o nell’altro?

A perderci sono comunque sempre i giocatori.