Proprio ieri sera, in compagnia di un gruppo di amici, mi fermai presso un tabacchi per acquistare un gratta e vinci.

Risalito in auto, dopo un po’ di scongiuri e qualche accenno su come avremmo potuto spendere le eventuali vincite milionarie, iniziammo a grattare, ma come al solito neanche 5€ di premio.
Pazienza risposi io, è normale bisogna avere fortuna e non tutti possono diventare milionari.

Sorprendentemente però, alcuni amici, tra un “non si vince mai” e un “compriamone un altro saremo più fortunati”, posero dei quesiti che io ritenevo decisamente scontati.
Ad esempio qualcuno mi chiese: Perché non si vince mai? E lo stato non ci perde quando paga le vincite?

Incredibile, davvero qualcuno non sa perché le probabilità di vittoria di vincere un premio milionario al gratta e vinci sono così basse, e che lo stato non ci perde, ma anzi ci guadagna?

Dopo essermi ricordato di quel giocatorore che per non aver letto bene il regolamento di Turista per sempre, aveva buttato il tagliando vincente cestinando 1,7 milioni di euro, capii immediatamente che non tutti conoscono o comprendono ciò che alcuni danno per scontato!

E allora vediamo di capire assieme il meccanismo dei gratta e vinci.

Lo stato ha affidato ad una società privata (Lottomatica), la concessione sui gratta e vinci per ciò che riguarda la stampa, la produzione, la distribuzione, i controlli ecc…
Per ogni serie di tagliandi, ad esempio il Milionario, Megamilionario, Turista per sempre, vivere alla grande e via discorrendo, si decide di stampare un primo lotto, poi un secondo lotto, un terzo… e di metterli in vendita.

Supponiamo che il primo lotto è di 3 milioni di biglietti al costo di 5€ cadauno.
Moltiplicando il costo del singolo tagliando per l’intero lotto si ottiene 15 milioni di euro. Questa è la cifra che Lottomatica incassa dalla vendita dei 3 milioni di gratta e vinci.

Normalmente, di questa somma, un 50-70% viene distribuita in premi, arrotondiamo per semplicità di calcolo a 10 milioni. Questa è la cifra che ritorna agli scommettitori.
Ad esempio, 2 milinoi vengono distribuiti in 4 premi massimi da 500 mila euro, e gli altri 8 milioni divisi in migliaia di premi da 5€ a 50.000€

Da quanto detto (sebbene tutto ciò possa avvenire con modalità diverse, anche se il succo è questo), si capisce subito che Lottomatica conosce a priori che, a conclusione della vendita totale del primo lotto incasserà 15 milioni mentre ne pagherà 10 in premi.
La differenza, i 5 milioni, parte serviranno per coprire le varie spese, pubblicità, stampa … e parte verrà versata all’erario (lo stato). Un’altra parte rimane a Lottomatica per servizi svolti in concessione.
In breve, lo stato con la vendita dei grattini incassa milioni di euro e non ci va sotto di certo!

All’altra domanda si risponde in questo modo: Se in tre milioni di biglietti venduti i premi da 500 mila euro sono solo 4, acquistando un gratta e vinci a caso, le probabilità che abbiano di trovare proprio quello vincente è di uno su 750 mila.
Ecco spiegato il perché su tanti giocatori, quelli che vincono i premi più alti sono veramente in pochi.

Per concludere, l’erario, grazie ai grattini e agli altri giochi sia dal vivo che online, come il poker, le scommesse, il Lotto o il Superenalotto, incassa miliardi di euro. Se escludiamo quelli necessari a pagare i vincitori dei menzionati giochi, il denaro rimanente dovrebbe servire per finanziare e migliorare i servizi pubblici, per investire nelle infrastrutture o per aiutare eventuali disagiati, come il Win for life con i terremotati delle Marche.