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Floating – poker strategia di contrasto alla continuation bet

 


Dopo aver visto la strategia della continuation bet, ed il check raise come contromossa per contrastarla, affrontiamo un’altra strategia, più complessa probabilmente, ma anch’essa da utilizzare per contrastare una continuation bet.

A differenza del check raise che si fa fuori posizione, il floating va fatto in posizione.
Supponiamo quindi di giocare con K piccheQ quadri dal bottone: I primi giocatori passano, un giocatore prima di noi rilancia e noi facciamo il call, i bui passano e quindi ci ritroviamo a giocare la mano in posizione.

Al flop scendono le seguenti carte: 3 fiori – 7 picche – 8 cuori
Un flop con tre carte di seme diverso e senza aver legato nessun punto.
L’avversario farà sicuramente la sua continuation bet, forte del rilancio preflop e di un flop poco rischioso per lui. A questo punto, invece di passare, o di rilanciare, decidiamo di fare un semplice call.

Al turn esce un 8 e fondamentalmente non dovrebbe modificare nulla. Adesso l’importante per noi è vedere come si comporta l’avversario.

Un check avversario è segno di debolezza soprattutto dopo un raise al preflop ed una puntata al flop. Potremmo dunque interpretarlo come un tentativo non riuscito di continuation bet al flop. Puntare adesso significa sfruttare la debolezza avversaria anche senza aver nulla in mano.
Attenzione a non esagerare troppo o si rischia di mandare il segnale di bluff, puntare le stesse chips presenti nel piatto dovrebbe bastare.

La strategia del floating è poco utilizzata, soprattutto dai meno esperti, ma se fatta bene è altamente remunerativa.

 
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