
Una moneta è formata da due lati, testa e croce.
Vinco se esce testa, perdo se esce croce.
Tirando la moneta in aria ho il 50% di probabilità che esca testa, e il 50% che esca croce, quindi
vinco una volta su due.
Se esce testa guadagno una chip, se esce croce perdo una chip.
Secondo voi, nel lungo periodo sarò in perdita o in profitto?
Tendenzialmente dovrei essere in parità perché il gioco è equo, cioè la mia speranza di vittoria è pari ad 1
Un gioco equo a lungo andare tende al pareggio, mentre un gioco vantaggioso che permette un rendimento maggiore di 1, alla lunga porterà un profitto in quanto le entrate supereranno le uscite. Viceversa un gioco svantaggioso tenderà ad una perdita futura.
Per esempio, il gioco del lotto in Italia, così come tantissimi altri giochi statali, non è equo.
Giocando due numeri su una ruota, la probabilità di indovinare l’ambo è di 1 su 400, ma l’ eventuale vincita viene pagata solo 250 volte la giocata.
Questo vuol dire che, giocando un euro per volta, mediamente ogni 400 giocate vinciamo 250 euro, ma ne spendiamo 400 in totale
Il nostro rendimento sarà dunque pari a 250/400 = 0,625 decisamente inferiore ad uno
Ritorniamo all’esempio del testa/croce
Questa volta se esce testa vinco 2 chips, se esce croce ne perdo una.
Benchè le probabilità di vittoria siano rimaste identiche, Il gioco per me è divenuto vantaggioso.
A lungo andare il 50% delle volte vincerò, e l’altro 50% perderò, ma stavolta una vittoria mi viene pagata il doppio.
Ogni 2 colpi perdo una chip ma ne vinco due.
Questo piccolo esempio dovrebbe farvi capire che, scegliere se giocare una mano non solo dipende dalle probabilità di vittoria, ma anche dell’entità del piatto.
L’esempio ci porta ad introdurre il concetto di odds e pot odds lezione successiva
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