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Come affrontare il flop con AQ in mano

 


Giocatori poco esperti tendono a sopravvalutare la forza di certe mani, ed allo stesso tempo a sottovalutarne i pericoli, AQ è certamente una di queste.

Con questo non voglio assolutamente dire che AQ sono carte da buttare, al contrario, sono una buona mano di partenza, tuttavia, bisogna saperle giocare, e foldare quando necessario, o si rischia di perdere tutte le proprie chips.

L’esempio in basso è tratto da internet, queste situazioni comunque si presentano molto spesso.

La nostra mano di partenza è
A fiori Q fiori

Come potete notare giochiamo nelle ultime posizioni, due avversari prima del mazziere.

Come giocare:

In questa posizione di norma conviene aggredire e rilanciare, così da sfoltire il numero di avversari, tuttavia, prima di agire e prendere delle scelte, è importante valutare le puntate degli avversari che parlano prima di noi.

Se ci sono già stati dei rilanci precedenti, potrebbe anche convenire il fold. Se invece la mano si è svolta in modo calmo, è sempre conveniente rilanciare almeno tre volte il piatto.

Ipotesi1

Il player 3 effettua un sostanzioso rilancio (trovandosi nelle prime posizioni con AA ha necessità di aggredire per primo)
Come giocare: Se il torneo è iniziato da poco e i bui sono bassi, la migliore soluzione è passare, perché rischiare chips a seguito di un rilancio avvenuto fuori posizione? (è molto probabile che l’avversario abbia una mano forte).

Se il torneo è già in fase avanzata, allora dovremmo giocarcela fino in fondo e prenderci i nostri rischi, anche con un reraise (sfortunatamente in questa circostanza avremmo perso)

Se giochiamo al cash game, considerato che i bui sono fissi, giocare chiusi è una buona strategia e quindi certe carte vanno sfruttate e giocate in modo aggressivo.

Ipotesi2

Il player 3 fa un call, il player 4 call, il 5 fold.
Adesso tocca a noi, questa è una di quelle situazioni in cui tanti giocatori poco esperti vanno all-in perché pensano che gli avversari precedenti non abbiano una mano forte.

Se siamo nelle prime fasi del gioco, dove i bui sono bassi e non abbiamo particolari pressioni:
Perché rischiare tutto il proprio stack in una sola mano?

Se tutti passano, il nostro bottino sarà misero, se invece qualcuno ci vede, rischiamo solamente di uscire dal gioco prima del tempo. A fiori Q fiori infatti è dominata da AK, abbiamo solo il 22% di spuntarla, contro AA solo il 7%, praticamente siamo già fuori.

Persino contro qualsiasi coppia di carte da 22 a KK non abbiamo neanche il 50% di probabilità di vincere, e mani come 10J1099887 … dello stesso seme, hanno il 40% di possibilità di farci fuori.

La ragione per cui un giocatore decide di andare all in in questa situazione, è sicuramente l’incapacità di affrontare il flop. Infatti, se a seguito di un rilancio veniamo chiamati e il flop si mostra bianco, poi non si sa cosa fare.

Tuttavia tranne in ipotesi in cui siamo corti, ovvero quando i bui sono troppo alti per il nostro stack, l’all-in è da escludere.

Le soluzioni migliori sono, o rilanciare e stare comunque attenti se l’avversario mostra segnali di forza, ovvero fare un semplice call perché giocando in buona posizione si può vedere cosa regala il flop e attendere la mossa avversaria.

In conclusione: AQ sono una delle migliori mani di partenza, purtroppo però, non sono invincibili, e solo i giocatori più bravi ed esperti sono capaci di non affezzionarsi ad esse, ed in grado di capire quando sia venuto il momento di rinunciae e foldare.

 
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