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Blocco AAMS e Corte di Giustizia UE – forse la svolta

 


Come i più informati di voi già sapranno, l’AAMS è quell’organismo che dovrebbe occuparsi in Italia di regolare il comparto del gioco pubblico, attraverso la concessione di una licenza specifica ed una successiva verifica ad operare, garantendo in questo modo, almeno questo è l’obiettivo dichiarato, un gioco sicuro e corretto.

Ecco perché come contromisura alla lotta contro quelle società di gioco d’azzardo (poker, casino, scommesse ecc) senza la suddetta concessione, sono stati oscurati i loro siti di scommesse, rendendoli quindi irrangiungibili da una connessione Italiana.
Certo, esistono facili escamotages per superare l’ostacolo del blocco AAMS, ma la lotta continua, e non vengono risparmiate neanche le società con sede nell’Unione Europea.

E’ proprio questa “Tolleranza zero” che infastidisce, e non poco, molti giocatori di poker Italiani e mobilita le Multinazionali del gioco d’azzardo, le quali ritengono che tutto il sistema messo in piedi dallo stato Italiano, violi palesemente i principi dell’art 49 del Trattato della Comunità Europea, ovvero: La libera circolazione di merci, capitali, servizi e persone tra i paesi membri dell’Unione.

Sulla questione è stata più volte chiamata ad esprimersi la Corte di giustizia dell'Unione europea, che con le sue pronunce può decidere chi abbia torto o ragione.
Con la sentenza del 3 giugno 2025, forse siamo giunti ad un punto di svlota, anche se almeno per il momento la decisione ha riguardato il Portogallo.

La Corte di giustizia dell'Unione europea si è infatti pronunciata a favore del governo portoghese in merito al blocco di siti di scommesse con regolare autorizzazione ricevuta da altro paese membro dell'Unione, ma non autorizzati nel Portogallo.
La Corte ha infatti deciso che, se uno stato ha interesse alla lotta contro la dipendenza dal gioco d’Azzardo, ha il potere di limitare le attività siti di scommesse nel pieno rispetto del diritto comunitario.

In breve, l'art. 49 del trattato Ce passa in secondo piano se uno stato membro ha la necessità di salvaguardare la tutela dell'ordine pubblico, della salute e della sicurezza pubblica, e quindi anche la dipendenza dal gioco d’azzardo da parte della collettività.

Tuttavia, nel nostro paese la questione è leggermente diversa, in quanto sono le stesse autorità che incoraggiano le lotterie, i giochi a premi, le scommesse e tutti gli altri giochi che portano denaro alle casse dell’erario.
Sarebbe dunque un controsenso invocare la salvaguardia dell’ordine pubblico, per poi incoraggiare i consumatori a giocare.

Una cosa è certa, la sentenza a favore del Portogallo ha decisamente rafforzato la posizione Italiana, e forse ha affondato le speranze di quei giocatori di poker che hanno voglia di essere liberi di decidere dove poter giocare, scegliendo una qualsiasi poker room esistente al mondo senza violare nessuna normativa.

 
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2 Responses to “Blocco AAMS e Corte di Giustizia UE – forse la svolta”

  1. […] di stato stanno riservando alla raccolta di denaro tramite il gioco su internet. Recentemente una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha rafforzato la posizione Italiana, che associata ad una incessante crescita del poker online nel […]

  2. […] in grado di resistere alle pressioni che alcuni colossi europei delle scommesse stanno facendo sull’Unione Europea, oppure se riceverà proprio da quest’ultima l’approvazione decisiva. Ovviamente è […]

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