Solitamente, il gioco passivo non è mai preferibile ad un gioco spumeggiante ed aggressivo, tuttavia, in alcune circostanze potrebbe essere la migliore soluzione!
Ma perché decidere di fare call piuttosto che aggredire l’avversario, o decidere di foldare e rinunciare a giocare la mano?
Vediamo adesso i 3 motivi che possono indurre il giocatore al call:
1. Pensare di avere la mano migliore
Quando si ha la mano migliore, soprattutto se questa è nuts normalmente si cerca di aumentare il piatto attirando i giocatori con la mano peggiore.
Tuttavia non sempre è possibile adottare la stessa strategia, ad esempio in alcuni casi, quando il flop si mostra pericoloso, pur essendo quasi sicuri di aver la mano migliore, potrebbe essere preferibile puntare forte ed evitare di lasciare la possibilità all’avversario di rimanere in gioco con un piccolo investimento di chips che potrebbe costarci caro in seguito.
In altri casi invece, quando non c’è nessun motivo di far scappare l’avversario, il call è la soluzione migliore.
Se abbiamo coppia di Q, con un flop del tipo Q -7- 2, non corriamo certo chissà quali rischi!
Quindi perché rilanciare o andare all-in? L’avversario potrebbe passare e non mettere nel piatto altre chips.
2. Avere una mano che sta dietro ma con buone possibilità di miglioramento
Ad esempio,
Noi 7-8 fiori
Avversario A-Q
Flop 5 – 9 fiori – A fiori
In questa mano, l’avversario con una top pair è chiaramente avanti, ma la nostra mano non è da buttare, con un fiori si chiude il colore, con un 6 la scala.
L’avversario potrebbe decidere di puntare forte e difendere la mano, oppure poco per indurci al call.
Se l’investimento è piccolo non è una cattiva idea decidere di vedere, soprattutto perché i giocatori s’ innamorano spesso di carte come coppia d’Assi e difficilmente passano la mano. Ci basterebbe chiudere il punto per vincere molte chips. Se invece non raggiungiamo l’obiettivo, poco male, abbiamo fatto un piccolo investimento e nessun rimpianto per l’abbandono del piatto.
3. Fare un Bluff o un semibluff
Il poker non è solo un gioco di fortuna, ma anche e soprattutto di abilità. Essere abile significa vincere con una certa costanza applicando strategie e tecniche di gioco.
Una di questa è il bluff.
Saper bluffare è un’arte, non tutti ne sono capaci, ma a poker non si vince se non si sa bluffare.
Saper bluffare significa soprattutto capire quando puntare o rilanciare pur sapendo che la mano avversaria è migliore della nostra, per far questo è importante essere in grando di leggere gli avversari, magari sfruttando i tells.
Ci sono dei casi in cui sapete di essere dietro, ma sfruttando la situazione favorevole con la giusta puntata, o con il giusto raise o check il piatto potrebbe essere vostro.
Non sempre un bluff funzionerà, ma se verrete scoperti:
1 acquisirete informazioni sull’avversario
2 potrete eventualmente sfruttare l’immagine da bluffatore in seguito
Esempio
Noi 7-8
Avversario AK
L’avversario rilancia da posizione, tutti passano prima e dopo di lui, noi decidiamo di vedere.
Flop 9 – 2 – 3
Continuation bet avversaria, decidiamo di non credere alla puntata e andiamo per il call.
turn 9
L’avversario prova ancora con una puntata, noi ancora call
river 10
l’avversario non molla e punta ancora forte, a questo punto, se i nostri precedenti call sono stati fatti con lo scopo ultimo di un bluff al river, questo è il momento di un forte raise.
In questa occasione non esiste nessuna spiegazione valida per il call avversario che dovrà necessariamente foldare.
Tweet |
|