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Il draw poker e la variante italiana del mazzo corto

 


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Draw Poker

Come tutti sappiamo, in Italia(ma anche in Francia) il poker si è sempre giocato con il mazzo corto di 32 carte con 4 giocatori (scartando i 2 – 3 – 4 – 5 – 6) 0 di 36 se giocato in 5 con il ripescaggio dei 6.
In questi casi l’Asso assume valore sia di A che di carta più bassa (valore 6 con 32 carte, 5 se con 36 e così via).

Non tutti sanno però che questa è una variante del più conosciuto Draw poker, cioè poker dove possono essere scartate le carte in mano.

Non so perché in Italia si è diffusa l’abitudine di giocare in questo modo, ma sta di fatto che si è sempre giocato così, io sono stato e sono uno dei tanti.

Esistono quindi delle sensibili differenze con il Texas Hold’em, oggi quello più praticato.

Nel mazzo con 32 carte, le possibili combinazioni sono chiaramente inferiori, è più facile quindi indovinare una combinazione elevata. Un’altra importante differenza sta nel diverso valore che il Full assume. Nel poker all’italiana, combinare il Full è più semplice del colore, ecco perché la strana regola che il colore batte il Full

Il Draw Poker originale si gioca invece con 52 carte (come abbiamo sempre visto nei films, in particolare quelli americani).

Un’ulteriore conseguenza del mazzo ridotto, è il numero inferiore di giocatori partecipanti al tavolo, in genere non più di 4-5.

Le regole

Si inizia generalmente puntando una somma (l’invito), a volte obbligatorio, a volte deciso dal mazziere, si può scegliere se puntare tutti o solo il cartante.

Si distribuiscono successivamente 5 carte coperte per giocatore, partendo dalla sinistra del mazziere ed in senso orario.
Si passa alla fase dell’apertura, inizia a turno il primo ad aver ricevuto le carte, gli altri seguono con le puntate e gli eventuali rilanci, è obbligatorio aprire con almeno una coppia di J nelle mani, chi viola tale regola dovrebbe essere soggetto a pagare 27 volte il piatto. Se durante l’intero giro non si riesce ad aprire, si rimescolano le carte e il gioco ricomincia.

La seconda fase consiste nello scartare alcune carte in mano(non è obbligatorio), a turno, a partire da chi sta alla sinistra del mazziere.

Conclusa questa fase, si passa alla terza ed ultima fase. Inizia a parlare chi nella fase precedente ha aperto il gioco, si decide se fare cip (check) o puntare, a turno gli altri agiscono di conseguenza con il check, il call o il rilancio.

Terminato il giro di puntate, si aggiudica il piatto l’ultimo giocatore rimasto in gioco (non ha passato la mano) indipendentemente dal punteggio, ovvero chi ha il punteggio più alto tra tutti i giocatori che hanno fatto call.

In generale se tutti i giocatori procedono al cip (senza puntare) il piatto viene vinto dal mazziere.
Si può utilizzare anche un’altra regola, la parola. E’ simile al cip, chi la pronuncia passa la mano al giocatore seguente, ma se tutti i giocatori vanno in parola, nessuno vince il piatto e si ricomincia ridividendo le carte.

In realtà, queste sono semplicemente le regole base, quelle che cioè vengono utilizzate più o meno in tutto il territorio nazionale, poi ogni paese, regione o anche gruppo di amici, ne aggiunge altre proprie, come per esempio il Jolly che di conseguenza crea la possibilità di combinare il pokerissimo, punteggio in grado di battere anche la scala Reale.

L’ascesa del Texas Hold’em

Sono sicuro che molti di voi continuano a preferire il Draw Poker, in particolare il mazzo corto, ma la crescita del Poker Texano è stata inarrestabile, soprattutto negli ultimi anni.

Con il Draw poker e le 5 carte coperte in mano, i giocatori hanno scarse informazioni, devono necessariamente affidarsi ad indizzi carpiti dal comportamento e da gesti instintivi degli avversari, al valore della propria mano e al numero delle carte scartate. Sotto questa veste il Poker assume una visione di quasi esclusiva fortuna.

Nel Texas, i giocatori hanno molte più informazioni, conoscono le 5 carte scoperte comuni a tutti, la strategia quindi è le abilità dei migliori hanno il sopravvento, la fortuna viene marginalizzata nel lungo termine e vince spesso il professionista. Allo stesso tempo, Il gioco, la meccanica e le regole sono semplici da imparare ed anche un principiante è in grado di giocare ed iniziare a vincere.

 
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