La stragrande maggioranza dei giocatori si dedica al Poker solo occasionalmente e nel tempo libero, spesso solo per divertimento e senza lo scopo del profitto.
Altri invece, pur giocando nel poco tempo a loro disposizione, studiano tecniche e strategie, giocano per vincere e sono in grado di guadagnare somme di denaro da fare invidia ad un lavoratore ben retribuito e, pur non giocando ancora da professionisti potrebbero vivere solo di tali proventi, anche se invece continuano a svolgere la normale vita di un lavoratore o di uno studente.
Altri ancora giocano e studiano per diventare professionisti, con tanti sogni ed un solo obiettivo: Vivere di poker ed entrare in quella cerchia di giocatori dell’olimpo del Poker.
Per finire ci sono i già professionisti, ovvero coloro i quali giocano per mestiere a livelli più o meno elevati. Ricordo che da dati emersi dalle sale da poker italiane, i migliori professionisti del poker online guadagnano in media 10-20 mila euro al mese (a parte i cali fisiologici).
Cristiano Guerra, nel 2025 giocando su Gioco Digitale ha vinto 120.000€
In linea di massima invece, gli altri bravi giocatori incassano mediamente un migliaio di euro settimanali!
Perché diventare giocatori professionisti di Poker?
Non è facile considerare il poker come un lavoro, forse perché si ha l’idea dell’azzardo, forse perché non è certamente un modo convenzionale di vivere, tuttavia il poker offre denaro, è questa è una motivazione sufficiente per indurre tanti a prendere l’idea in considerazione.
D’altra parte il solo desiderio di fare soldi non basta per spiegare un carriera da pokerista professionista, è dunque logico presupporre che alla base sia presente la voglia di divertimento, la necessità di adrenalina, il bisogno del successo e dei momenti di gloria, ma soprattutto il talento.
Senza di esso si può solo continuare a giocare nel tempo libero.
Il poker può offrire libertà: Si può decidere di alzarsi in tarda mattinata, nessuno vi aspetta in ufficio, e di iniziare a lavorare, o giocare, dipende dai punti di vista, quando si desidera.
Si è autonomi ed indipendenti come possa esserlo il migliore dei liberi professionisti.
Si gioca (lavora) da casa propria, o comunque dove si ritiene che ci si possa meglio concentrare, senza i tanti stress quotidiani del lavoratore moderno, in primis il traffico mattutino e delle ore di punta.
Niente colleghi antipatici o capi arroganti, gerarchie ed obblighi di lavoro, si è solo capi ed imprenditori di se stessi.
Disoccupazione, crisi, rischio di perdita del posto di lavoro? Scioperi? I giocatori professionisti giocano, non conoscono questi termini.
Il muratore lavora in estate anche con 40° all’ombra ed in inverno con il freddo, al giocatore di poker basta premere il bottone del condizionatore per ottenere fresco in estate o terpore nelle fredde giornate invernali.
Quando si ha bisogno di una vacanza, basta prendersela, nessun datore di lavoro vi obbligherà a lavorare.
In realtà si potrebbe continuare ancora per molto, ma forse sarebbe il caso di sottolineare quelli che invece di contro sono gli svantaggi che il poker giocato in maniera professionistica protrebbe comportare.
Gli svantaggi di diventare giocatori di poker per professione
L’esigenza di avere sicurezze, in primo luogo un lavoro fisso ed un reddito costante è il primo motivo per non scegliere il poker come una professione.
D’altra parte oggi come oggi risulta difficile un po’ per tutti trovare il tradizionale lavoro fisso e sicuro.
Rischio di perdere denaro: Anche se si è bravi, il rischio di perdere denaro è sempre in agguato, bisogna stare sempre attenti, evitare i tilt, ed attenersi ad una corretta gestione del proprio capitale.
Nessun contributo previdenziale, la pensione la si deve creare con le proprie vincite o con gli investimenti del denaro vinto.
Tuttavia basterebbe giocare ad alti livelli per alcuni anni per ritrovarsi un buon capitale da far fruttare.
Non riuscire a tenere sotto controllo le emozioni ed i sentimenti.
A volte si ha necessità di certezze e di sicurezze, ma molto spesso ci si trova proprio nella situazione opposta, se non si è in grado di sopportare queste situazioni qualsiasi mestiere ne risentirebbe, figuriamoci quello da pokerista dove si ha sempre l’esigenza di mente lucida e concentrazione.
Mancanza dei rapporti sociali:
Se siete amanti dei contatti umani, stare sempre davanti ad un computer renderà la vostra vita estremamente noiosa.
Certo è che il problema si potrebbe risolvere giocando dal vivo, tuttavia tanti mestieri comportano routine e solitudine.
Ferie, vacanze, malattia ecc ecc non sono pagate, se si gioca e si vince si guadagna, se invece si impiega il proprio tempo per svago, per riposo o altro, si rimane con le tasche vuote.
Anche se a dire il vero, un giocatore professionista potrebbe benissimo giocare per 2-3 mesi di fila per poi fare una pausa di un altrettanto periodo senza avere problemi economici, basterebbe organizzare la propria vita!
Potrebbe andare altrettanto bene giocare 5 giorni a settimana e riposarsi negli altri due.
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